mamma 10 – 04ago13 – in attesa

Avevo scritto “non scriverò altro su di lei”

Ero ottimista, nel male che sta dietro a questa parola, speravo dentro di me che fosse vicina la fine del tunnel, dell’agonia.

Quasi un mese fa.

Potevo immaginare che sarebbe passato ancora tanto tempo ?

E chissà quanto ne dovrà passare ancora, a questo punto sono pessimista, mi aspetto di tutto.

Da allora quante cose.

Un lento ma continuo declino, ogni giorno un po’ peggio del precedente, ogni giorno qualcosa di nuovo che si è aggiunto alla situazione già grave.

Con qualche sprazzo di progresso, quello che ti fa illudere che forse, chissà, magari…

Per poi ricadere ancora più in basso.

Ormai non ci illudiamo più, ormai da una decina di giorni.

Il colpo di grazia ce lo ha dato il Primario del reparto quando ci ha detto: “il progetto di portarla a casa è definitivamente accantonato, non sarà più possibile, non possiamo fare altro per lei, solo aspettare che se ne vada..”

E nell’attesa la vediamo morire un pezzo alla volta, il suo corpo cedere piano piano.

I polmoni non riescono più a riempirsi di aria, è sotto ossigeno costantemente.

Il cuore pompa poco, ha in continuazione flebo di dopamina per tenere su la pressione e il battito cardiaco e di eparina come anticoagulante.

Lo stomaco non riceve più il cibo, è alimentata via endovenosa e sempre col Plasil per evitare il riflusso gastrico e sotto antibiotico per la gastroenterite

I reni non funzionano più, dosi massicce di Lasix

La circolazione periferica è insufficiente, ha le punte delle dita viola

Negli ultimi 10 giorni ha iniziato a dormire sempre di più, certi giorni il tempo di veglia è stato di pochi minuti ma come effetto collaterale, forse dell’ossigeno o forse di chissà cosa, ha la bocca, la gola e la trachea tutte una piaga e non riesce neanche più ad assopirsi, dal male..

Soffre ma solo stasera le hanno dato un po’ di morfina e solo perchè mia sorella ha insistito per parlare con un medico.

Ci si chiede perchè… perchè si deve patire così per morire..

I medici… la sua dottoressa ha detto che le danno tutti farmaci salvavita..

Le ho chiesto se possono fare a meno di darglieli, che la salvano a fare una vita così ?

Mi ha detto che non possono, finché ha anche solo un minuto in cui si sveglia ed è cosciente devono fare di tutto per tenerla qui

Che senso ha ?

Io ho un’angoscia infinita, vederla così torturata è disumano.

Sto lì, vicino a lei in quella stanza e le tengo la mano, non posso fare altro per lei.

L’altro giorno le ho detto… mamma fermati..

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5 commenti

  1. Quando viviamo facciamo di tutto per continuare a vivere,
    quando soffriamo facciamo di tutto per non soffrire,
    in mezzo esistono momenti luminosi e momenti bui,
    ma la luce dello spirito che vive in noi non si mostra mai agli altri,
    non chiede aiuto,
    sa solo che il suo compito si chiama vita,
    conosce il momento in cui spegnerà la luce sulla terra
    per riaccenderla nel cuore di una stella.

    Il suo compito si chiama vita.

    1. Siamo creature viventi e come tali prima o poi anche la vita si arrende alla morte, la natura vuole così e così è giusto che sia..
      Che senso ha questo modo di vivere?
      Tu mi dirai che la natura non richiede un senso logico per esistere ma qui la natura è stata calpestata..
      La natura rispetta la dignità, nella vita e nella morte..
      L’uomo no..
      è chiedere troppo ?

  2. La natura rispetta la dignità sempre anche quando sembra cosi crudele da farci concorrenza
    ma un animale malato resta in agonia vera per giorni e giorni prima che il suo spirito si spenga,
    non è la natura che lo sta uccidendo bensi è il suo spirito che lo tiene in vita
    e come se si contrapponessero due forze che lavorano in senso opposto, ognuna con le sue ragioni;
    alcune volte lo spirito vince e si prosegue la battaglia della speranza
    altre volte si spegne subito quasi a dispetto o soggezione verso madre natura
    altre volte ancora …combatte sino allo stremo…
    un soffio di aria fresca, un sorso d’acqua…un suono amico
    lo rinvigoriscono…e lui tiene in vita qualcosa che a noi appare
    ormai lontano …
    i medici ad occhi esterni possono apparire ostili
    ma per il nostro spirito possono essere una luce nel buio.

    Tvb
    Walter

  3. Devo darti ragione…
    forse solo adesso, solo dopo aver visto quello che sto vedendo in questi giorni, capisco quanto forte e potente sia la vita..
    Non importa se tutto sembra finito, se non esiste speranza, se il tuo corpo è già in necrosi e ti si sbriciola addosso, lo spirito, quel maledetto, cocciuto spirito, la vita, se non vuole non ti lascia andare…
    Non ti lascia trovare pace..
    E insiste a sollevare ancora i tuoi polmoni in una rantolante parodia di respiro, e fa battere quel tuo cuore rotto come impazzito, con un ritmo delirante, senza continuità, senza forza ma lo fa battere ancora e ancora ..
    E l’unica cosa ancora viva in te sono gli occhi, occhi che implorano, che piangono, che si strizzano ma che per pochi attimi riescono ancora a mandare un lampo di riconoscimento e ti inondano di un amore infinito..
    Forse per quel piccolo lampo vale la pena.. ma quanto dolore porta con se…
    Quanto alto è il conto da pagare..
    E io che ti guardo da fuori, che stringo le tue mani ormai inerti, chiedo… quanto alto può essere questo conto?
    E’ davvero giusto che sia così alto?
    La natura ha le sue ragioni.. il fatto è che non ci vedo niente di naturale in questo..

  4. Tu hai assistito alla morte di una donna, di una mamma
    un uomo, un papà nelle condizioni di tua madre non
    avrebbe resistito così a lungo…

    la natura tutela sempre le femmine,
    i figli riconoscono l’importanza della mamma
    da piccoli come da grandi,

    e lo spirito di una donna sa bene che
    quando si spegnerà si sarà spento
    un pezzo di vita donata ad altre vite
    sulla terra,
    vite che ha creato, vite che vivono la loro vita,

    vite che nessuna mamma vorrebbe abbandonare mai.

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