Dicembre, fine anno e come sempre rompimenti vari

dicembre lisboaDicembre a Lisbona è per ora una gran rottura di palle

Vero che si sta trascinando dietro un novembre non molto migliore.

Fra lavoro pesante e sempre più alienante, tempo che manca per fare ogni cosa, freddo che freddo davvero non è ma che lo stesso limita, fa passare anche la poca voglia che c’è di muoversi e riempire le giornate con qualcos’altro che non siano ticket..

Ticket ticket ticket… mi sembra di sentire Marlene, la ragazza tedesca che ha pensato bene di mollare tutto quest’estate e di tornare al nord, dovunque sia adesso…

Ma i ticket sono il pane quotidiano, l’arrivo al lavoro per vedere che per quanto ci facciamo tutti in 4 non calano mai, anzi.

I 400 al giorno ormai sono la normalità, e vedere gli occhi di Vincenzo che ormai è sull’orlo della paranoia (se non l’ha superato) che chiedono di fare di più, il più possibile, mi fa quasi stare male.

Perché vorrei fare di più ma arriva una certa ora che il “di più” diventa impossibile, almeno per me.

E oltre al lavoro c’è il resto di Lisbona, quello che sta nelle luci di Natale che ancora non sono riuscita a fotografare, la pioggia quasi incessante di questi giorni, l’idea sempre rimandata di fare un giro per il centro e di trovare qualcosa da mandare a casa, la voglia di un break, di prendere fiato e riprendere contatto col mondo intorno.

Dicembre non è cominciato bene quest’anno.

Lo zio Nenè che se ne è andato e la zia Piera che sta al lumicino, Anna che si è rifatta viva con le sue paturnie, solo per farmi sentire ancora più stronza (ed era quello che voleva, ma ne parlerò meglio altrove), il primo giorno del mese a fare straordinari anche se ero in pausa, la pioggia…

La pioggia forse è quello che mi abbatte di più, stranamente, io che l’ho sempre amata adesso sento ancora di più la mancanza della macchina parcheggiata sotto casa.

Ma forse anche i ricordi, il confronto con gli anni passati, con altri dicembre non felici ma solo diversi.

Ma forse, chi lo sa, anche questo ci voleva.

E in fondo, ripensandoci bene, non è che dicembre sia mai stato un periodo facile.

Forse quando Valentino era piccolo, col Natale in arrivo e la voglia di fare festa che ti portano i bambini.

dicembre lisboa 2Ma poi…

Quante volte ho detto, anno dopo anno, non vedo l’ora che arrivi la Befana così tutto sto periodo di merda finisce.

Quest’anno non cambia la musica, è sempre lo stesso.

Dicembre sarà lungo, come sempre, ma passerà in un lampo, come sempre…

Il problema è che non si fa in tempo a prendere un ritmo che le cose cambiano, a volte da un giorno all’altro e tutto deve ripartire da capo ma senza mai fare uno stacco, senza mai fermarsi.

Dicembre porta anche lo spauracchio, sempre più concreto ma con sempre più fatalismo, del contratto che si dovrà rinnovare.

Si rinnova o non si rinnova?

Fra un anno sarò ancora qui o dove?

Anche solo fra 3 mesi se è per questo, la sola cosa certa a cui mi aggrappo come a una boa è Valentino che verrà a marzo.

E lo farà solo perché già gli ho preso i biglietti dell’aereo, se no chi lo sa…

Non si vive bene con questa incertezza, decisamente no.

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Un commento

  1. Devo fare un commento a questo post appena pubblicato, una specie di Post Scriptum.

    Ieri Vincenzo mi ha detto che si è interessato, ha chiesto ed ha avuto conferma che, dato che non ci sono motivi negativi, insomma che io il mio lavoro lo so fare e lo faccio bene (aggiungiamo a questo che non arrivo mai in ritardo, che non faccio assenze, che mi sono integrata nel gruppo ecc ecc), insomma a farla breve il contratto sarà rinnovato.

    Sulle prime pensavo che la notizia non mi facesse un grande effetto ma poi il groppo si stava sciogliendo e stavo per mettermi a piangere come un vitello e sono scappata fuori dal floor perchè stavo per scoppiare.

    Poi gli abbracci, la gioia per me degli amici e colleghi, perfino Fabrizio è venuto a casa la sera per festeggiare e Roberta, Valentina e Massi hanno preso una torta..

    Non so bene cosa ho fatto per meritarmi questo ma beh.. è bello, molto bello vedere quanto mi vogliono bene tutti i miei ragazzi che vivono con me questa avventura.

    E per il contratto un sospiro di sollievo mica da poco… e inizio a vedere il prossimo anno sotto un’altra prospettiva.

    beh, ci voleva !!

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