Alti e bassi, si continua

Dopo una decina di giorni anche qui ci si rende conto che la vita è cambiata e che cambierà ancora di più andando avanti.

E quasi mi vergogno di stare sempre qui a lamentarmi, come se io fossi la sola sfigata di turno, come se i miei problemi fossero i più gravi e pesanti.
Luisa, apri gli occhi, guardati intorno!

Cito qui, in parte, il tuo commento al mio post precedente

Tutte le certezze se ne sono andate …
sono scomparse tutte le libertà che davamo per scontate …
chiusi in casa come i topi … con 100 decisioni tardive e contrastanti del solito governo …

Nella Milano deserta ..sono scomparsi tutti …i barboni, i rom ..i neri ..e i gialli …
tutti tappati in casa … i fancazzisti … la movida ..i drogati … tutto sparito.
Quasi quasi …mi piace così … significa che molte nullità sono veramente tali.

Per contro, lavorando in Protezione Civile mi sto occupando delle chiamate dei cittadini in difficoltà,
perlopiù anziani soli o disabili oppure operati che non riescono a muoversi, che hanno finito i soldi, che non mangiano …si abbiamo anche persone che non mangiano …in aggiunta possibili positivi al Coronavirus, minori da allontanare dalle famiglie e tante tante cose tipiche della città.

Sto andando a Milano in auto, i treni sono stati ridotti, il Malpensa Express è un’anima in pena …voli ormai quasi zero …

Al lavoro ..mascherina obbligatoria … tanti dipendenti in smart working si sono messi volontari per la protezione civile e sono rientrati al lavoro …molti cittadini si sono messi nel volontariato …e si fanno i turni …
Io tengo i contatti con i Servizi sociali del Comune, la Croce Rossa e altre associazioni che si occupano di intervenire per aiutare chi non ha nessuna possibilità.

Parlo con i cittadini, per alcuni anche respirare è diventato difficile … si percepisce la miseria umana…
adesso si capisce Matrix … tutto finto ..tutto bene …tutto ok …
tutto bene un ..azz…

Molti sproloquiano … bisogna combattere… occorre stare chiusi in casa ..come se lo stare chiusi 14gg risolva il problema … e torniamo a volare !!!
Una guerra ??? Il Coronavirus ???

E quasi lo stesso giorno è arrivata anche la risposta di Michela alla mia domanda “come vanno le cose?” su Facebook, lei vive vicino a Bergamo, al centro di dove tutto è iniziato in Italia.

Troppa gente che conosco, anche più giovani di me, che ci lasciano all’improvviso.
Ho perso la zia e il marito è ora in H, spero ce la faccia almeno lui, mi sembra di vivere un’incubo.
Io e mia sorella , che già da mo oltre a lavorare andavamo ad accudire i genitori anziani di cui papi in sedia a rotelle, ora ancor di più .
E trecento attenzioni, le nostre mani fanno pena a forza di stralavarle, le mascherine ne ho cucite x fare strada avanti e indietro lavabili, in più ne faccio con veline, pure quelle più lavabili, siamo sotto stress molte ore con mascherine respiri male

Cosa si può dire o fare quando si leggono queste cose?

Si continua a vivere, come sempre, con quello che si ha, come si può e come il semplice buon senso suggerisce.

E ringraziando di essere fra i fortunati che non hanno grossi problemi, hanno una casa in cui stare, e bene, un lavoro che ti fa arrivare lo stipendio puntuale a fine mese, amicizie e famiglia che anche da lontano non ti fanno mancare il segno del loro affetto.

Che vuoi che importi se devi stare chiuso in casa, che vuoi che sia!

Stai a guardare lo spettacolo dei gabbiani che litigano coi piccioni davanti alla tua finestra, il silenzio interrotto solo da qualche motorino di UberEats, un cane che abbaia chissà dove, senza più gli aerei che passavano sopra la tua testa ogni 5 minuti.

E quando esci per andare a fare la spesa guardi le strade deserte e quando leggi il cartello, scritto a mano, su una serranda chiusa di un negozio che dice: “Chiuso fino al 31 marzo” pensi “ottimista!!”.

Quello che più di tutto mi fa paura è il dopo.

Quando tutto questo sfacelo finirà (e dovrà finire prima o poi, no? ) resteranno le rovine di quello che eravamo, rovine su cui dovremo ricostruire tutto da capo, per poter tornare a quella che fino a poco più di un mese fa consideravamo la noiosa, stressante normalità e che adesso ci manca come l’aria.

Questa immagine l’ho trovata su FB stamattina (non so da dove arrivi, grazie a chi l’ha postata).

E mi viene in mente quell’obsoleto aforismo che dice “non si apprezza mai quello che si ha fino a quando non lo si perde”.

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2 commenti

  1. ciao Luisa 🙂
    oggi non volevo tediarti su come si sta ,meglio o come si sta peggio …
    forse te lo avevo già passato …forse no …
    lo sai che a me sono sempre piaciute le cose fuori flusso …
    ma questo video dei Kent …fatto in occasione della chiusura del gruppo musicale ..lo trovo pienamente adatto a illustrare la situazione … di fatto …una possibile FINE !!!
    guardalo pensando che la tamburina parli e dica “vieni con noi ..”
    ascoltalo come se fosse la musica di un flauto magico che ti invita a seguirlo …
    pensa chiudendo gli occhi …e se fosse “Mamma Natura” che mi vuole dire qualcosa …?!

    https://www.youtube.com/watch?v=bubOcI11sps

    tvb …il solito Walter !!!

    1. Non mi annoi, come d’altra parte non hai mai fatto, anzi, ti ringrazio per il tuo commento che ho riportato in questo post, oltre per il fatto che mi hai dato da pensare, e parecchio.
      Come d’altra parte anche questo video fa, potrei dire inquietante ma mi piace molto.
      Come mi piacciono le cose che fanno nascere delle domande, che stimolano e stuzzicano la voglia di capire, di andare oltre.
      Ultimamente mi sento molto superficiale, ho bisogno di questi pungoli mentali, per smettere di rimbalzare fra le 4 pareti imbottite che ormai riassumono la mia vita, per tornare ad avere la voglia di vedere cosa c’è dietro l’angolo.
      Ancora grazie.
      Ciao Mr. W.

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